esperienze comunicative nel bagaglio da viaggio di un aspirante storyteller

lunedì 27 luglio 2009

Terza Edizione Tivoli Rock Festival




Rockeggiando al cospetto della Rocca Pia

Si è conclusa domenica 26 luglio la terza edizione del festival Tivoli Rock. Cominciato sabato 18 luglio con l’inaugurazione, alle Scuderie Estensi di Tivoli della mostra fotografica curata da Guido Bellachioma, giornalista, critico musicale, nonché direttore artistico del Tivoli Rock insieme a Raimondo Luciani.

Spazio alla musica da giovedì. A salire per primi sul palco sono i Pepperland, cover band dei Beatles, che riportano di 40 anni indietro tutti gli spettatori. Apice dell’esibizione sulle note degli ultimi pezzi in scaletta, All you need is love e la meravigliosa Hey Jude cantate da tutti, coinvolgendo anche i più giovani tra i presenti.

Meravigliosa accoppiata di chitarristi venerdì 24 luglio. Vinnie Moore (eclettico chitarrista degli UFO) e Kee Marcello (storico chitarrista di Europe, Easy Action e K2) hanno fatto rockeggiare i tantissimi appassionati del genere heavy accorsi nella splendida cornice dell’Anfiteatro di Bleso. I due, nel finale, hanno regalato un inedito ma apprezzabile duetto rivisitando successi del passato come ad esempio No woman no cry di Bob Marley.

Sabato 25 è la volta di Robben Ford che guida tutto il pubblico in un viaggio verso il cuore del blues. Chitarra solista, basso, batteria, timbro vocale blues e può cominciare la serata. Riconosciuto come uno dei migliori chitarristi mondiali da alla sua musica una forte impronta rock-blues contaminata da diversi generi musicali, un cuore blues con ramificazioni swing, funky e fusion.

Il festival si è chiuso domenica 26 luglio con il concerto di Steve Hackett, il leggendario chitarrista dei Genesis. Considerato uno dei musicisti più innovativi sulla scena britannica, Steve Hackett è uno degli artisti più completi del panorama musicale internazionale sia per musicalità che creatività. Durante la serata Steve Hackett, con la sua electric band, ha presentato un itinerario affascinante attraverso aree musicali diverse, che ripercorre la storia di questo straordinario artista dal periodo con i Genesis ad oggi.


Raimondo Luciani, direttore artistico del Tivoli Rock e presidente dell’Associazione Culturale Immagini e Note Anche quest'anno Tivoli Rock si è confermato un evento all'altezza delle migliori aspettative. Merito di tutti quelli che ci hanno aiutato con determinazione, amore e pazienza a realizzarlo. Ringrazio di cuore tutti, l'Amministrazione Comunale di Tivoli, la Provincia di Roma, la Regione Lazio, gli sponsor e tutti gli amici che hanno collaborato. Ringrazio ovviamente anche il pubblico e i musicisti. Ognuno è importante, nessuno avrebbe senso senza l'altro, e tutti insieme, nella splendida scenografia che l'Anfiteatro di Bleso e la Rocca Pia ci regalano, riusciamo a creare e a vivere una situazione che è a dir poco magica ed emozionante. Mi auguro che sempre più persone sentano come proprio questo evento e ci aiutino a crescere anno dopo anno come abbiamo fatto finora. Grazie di cuore a tutti.

Rimane ancora senza risposte ufficiali la domanda che serpeggiava domenica sera tra la folla: Ma il bassista, sotto la gonna, indossava le mutande?



Pasquale Giordano

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