Gli organizzatori del TRF si ispirano al Fringe Festival di Edimburgo
L’innovazione principale dell’ultima edizione del Tivoli Rock è stata ideata sull’esempio del Fringe Festival di Edimburgo (Scozia)capostipite dal 1947 dei festival itineranti. Nella seconda metà di agosto la capitale scozzese viene invasa da circa diciottomila artisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in più di duemila spettacoli sparsi in ogni angolo della città. Quattro anni fa, tra i tanti, anche dei giovani musicisti tiburtini si sono esibiti in una piazza di Edimburgo: “Eravamo a conoscenza di questo festival già da molti anni e nel 2005 ci siamo decisi a partecipare.” Il nome del loro gruppo è VZ69 e noi abbiamo avuto la possibilità di parlare con uno di loro, Francesco Carlucci, che non a caso compare tra i crediti del sito ufficiale del Tivoli Rock alla voce Coordinamento gruppi itinerario musicale: “A noi è venuto spontaneo pensare di voler creare qualcosa di simile anche a Tivoli. La nostra città è bellissima e offre ai turisti l’occasione di unire la musica all’arte in ogni angolo della città. Lo abbiamo proposto a Raimondo (Luciani nda) e lui si è dimostrato da subito ben disposto nei nostri confronti. La realizzazione di questo progetto la dobbiamo a lui e al supporto economico che gli esercenti tiburtini hanno deciso di concederci.” Sei band hanno proposto i loro pezzi e qualche cover in sei diversi punti della nostra città: Francesco De Blasio Trio piazza Santa Croce; Il branco largo Cesare Battisti; Psycho Papers via della Missione, Lorenoir piazza Campitelli, Undertrain piazza delle Erbe, Intimation of Kaos piazza Rivarola. “Sono quasi tutti gruppi di Tivoli ad eccezione di Francesco De Blasio e del suo trio. Successivamente alla creazione del cartellone degli eventi siamo stati contattati da moltissimi gruppi che volevano esibirsi nelle piazze di Tivoli. Speriamo che il prossimo anno si possa bissare l’evento e anzi che si possa ingrandire avendo più spazi a disposizione. Magari qualcuno di questi potrebbe essere destinato ai gruppi provenienti dall’estero."
Pasquale Giordano
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