esperienze comunicative nel bagaglio da viaggio di un aspirante storyteller

lunedì 24 agosto 2009

Lo strano passo del gambero avvinazzato

parentesi e citazioni testuali nell'era di Facebook


"Studio O+A" il nuovo quartier generale di Facebook

Il mondo è a una svolta. Non sono io a sostenerlo ma Lapo Elkann. Intervistato da Jovanotti per GQ, il cervello in fuga broccolino (gli italoamericani venivano chiamati così agli inizi del 900 perchè storpiavano il nome del più popoloso dei cinque boroughs della grande mela, Brooklyn per l'appunto, in broccolin) ha chiaramente detto al mondo che adesso è tempo di lasciare spazio all'inventiva e alla creatività dei giovani. Sulla stessa lunghezza d'onda sembra essersi ormai assestata anche Maria Grazia Gelmini. Voti in condotta, ore di religione, classifica a punti per gli atenei, finanziamenti pubblici alle scuole e alle università private, debiti formativi, insomma tout le nécessaire per permettere a noi giovani italiani di stare al passo con i coetanei stranieri. C'è da dire che nemmeno noi giovani ci impegniamo il dovuto per cambiare lo stato delle cose. Forse manchiamo di aspirazione, non siamo aspirati (o aspiranti veline che dir si voglia) abbastanza. Avere un contratto part-time, a progetto, cococo, della durata di 1 anno o poco più, dovrebbe essere la nostra massima aspirazione ma non riusciamo ancora a convincerci. Usain Bolt, mentre le nostre anime vengono dilaniate da questi amletici dubbi, stabilisce primati su primati su primati, sempre con il sorriso sulle labbra.
Barack Obama ha appena postato un messaggio sulla mia bacheca su facebook dicendo che anche lui è d'accordo con Lapo e che (cito testualmente) "dovremmo dare spazio alle giovani menti e alla loro creatività. Le menti anziane hanno fottuto tutto quello che riuscivano a fottere forti dell'adagio aspromontano "futti futti ca Diu pirduna a tutti" e adesso non sanno più che cosa fare." Silvio Berlusconi, che a sentir parlare di giovani non riesce a star fermo, ha commentato l'intervento dell'abbronzatissimo presidente USA con queste parole (cito testualmente)"Viva la giovani donne e le loro menti assatanate. Anch'io mi faccio forte degli adagi "viva la fica che Dio la benedica" Barack ma quante lampade al giorno ti fai?" successivamente è intervenuto Daniele Capezzone, che alla prossima tornata elettorale si presenterà con il partito dell'amore, (cito testualmente)"al solito la sinistra strumentalizza le parole del Premier. Lui, si sa, voleva solo fare dei complimenti alle donne". Appena ha ricevuto la notifica Hillary Diane Rodham, ai più nota come la moglie di Bill Clinton (uno che di giovani mente se ne intende abbastanza), ha commentato (cito testualmente): "Silvietto, il presidente Barack Obama non è abbronzato, è nato proprio così. Ha questo difetto dalla nascita. Quando te lo ficcherai nel Capezzone?" e ha corredato il messaggio con una faccina simpatica disegnata con parentesi e punti e virgola. È voluto intervenire anche James Harding, il giovane direttore del Times, con queste parole (cito testualmente): "Hillary lascia stare il nano. Berlusconi urged to attend clinic for sex addiction (Times on line del 23 agosto)" Il ministro Luca Zaia ha scritto (cito testualmente) "ai mè tempi saltavo i fossi par lungo" rincarando la dose con un eloquente "No par impissar foghetti". A quel punto la discussione si è bloccata perché nessuno capisce mai quel che dice un leghista.

Tornando a noi, Facebook compie 5 anni. Creato da uno studente di Harvard, tale Mark Zuckerberg oggi multimiliardario, ha in questi giorni aperto le porte della nuova sede chiamato "Studio O+A". A quanto pare i dipendenti hanno collaborato con i progettisti durante l'intero processo per garantire il miglior prodotto possibile. Per mantenere la società agile e fresca, i dipendenti sono incoraggiati a scrivere sui muri, aggiungere opere d'arte, mobili e a spostarli a loro piacimento. Maurizio Gasparri, intervistato da Vasco Rossi per Le ore, ha detto : "questi di faccia libro sono dei comunisti che perdono sempre le elezioni."

Intanto il futuro ci viene incontro: Nokia ha deciso di sbarcare ufficialmente nel ricco mondo dei (mini)computer portatili con il nuovo Nokia Booklet 3G. Una coppia di due (è bene specificare in tempo di coppie di fatto) ricercatori italiani della Columbia University Medical Center di New York, Antonio Iavarone e Anna Lasorella, hanno identificato una nuova funzione per la proteina Huwe1, una molecola che si è rivelata indispensabile per la corretta programmazione delle cellule staminali del cervello a formare neuroni durante lo sviluppo dell’ embrione di topo.
Iavarone e Lasorella studiando le cellule staminali normali hanno osservato che la proteina Huwe1 è fondamentale in questo processo di distruzione di proteine non più necessarie, programmando così la normale formazione di neuroni maturi dalle cellule staminali neurali. La dottoresssa Lasorella ha dimostrato che nel topo, in assenza di Huwe1, le cellule staminali si moltiplicano invece in modo incontrollato per cui la formazione dei neuroni è compromessa e lo sviluppo del cervello procede in modo anomalo. Poiché sia le cellule staminali che le cellule tumorali condividono la capacità di crescere molto rapidamente, il dottor Iavarone ha ipotizzato che l’ attività di Huwe1 possa essere carente nelle cellule dei tumori del cervello nell’ uomo. Per verificare questa ipotesi Iavarone ha analizzato e confrontato i livelli di Huwe1 nel cervello normale e nei tumori cerebrali e ha trovato che l’attività di Huwe1 è molto più bassa nei tumori. La sofisticata analisi dei dati che ha indicato che la attività di Huwe1 è carente nei tumori è stata possibile grazie ad un algoritmo computazionale generato da un altro ricercatore italiano, Andrea Califano, responsabile del Centro di Bioinformatica applicata allo studio dei tumori alla Columbia University di New York. (corriere.it)

Il ministro Maurizio Sacconi, intervistato in proposito da Cristina D'Avena per Topolino, ha di sfuggita commentato "Datemi un'aspirina perché ho il mal di testa".

E mentre, come dicevamo, il futuro ci si fa incontro baldanzoso e pieno di speranze c'è chi fraintende le parole di Pier Paolo Pasolini che in Poesia popolare scrisse:
Grazie a Dio si può tornare indietro. Anzi, si deve tornare indietro. Anche se occorre un coraggio che chi va avanti non conosce

e ordina un perentorio INDIETRO TUTTA.

[...]E Zaia non si lascia nemmeno sfuggire l'occasione di tornare sul tema del dialetto. "Un'edizione del tg regionale in dialetto ci starebbe bene - spiega - magari non in sostituzione delle edizioni già esistenti, ma una aggiuntiva. Non vedo nulla di sacrilego nel fatto che le notizie possano essere comunicate nell'idioma regionale. Potrebbe essere un buon inizio per restituire RaiTre al suo progetto editoriale originale".

Le reazioni. "Un'edizione del Tgr in dialetto?
Fermo restando che le priorità sono altre, mi sembrerebbe più opportuna semmai un'edizione di un Tg in inglese per favorire una piena cittadinanza europea dei nostri giovani". Così il segretario dell'Usigrai Carlo Verna ha commentato la proposta del ministro Zaia. "Le tradizioni dei dialetti non si conservano alimentando la babele. Trovo uno scempio - sottolinea - la politica che guarda al passato prima che al futuro". Parole polemiche anche dalle opposizioni. ''I tg regionali rappresentano il
fiore all'occhiello dell'informazione Rai. Una informazione premiata dagli ascolti che ha il merito, soprattutto dopo l'esordio di 'Buongiorno Regione', di continuare ad essere un veicolo fondamentale dello stesso pagamento del canone", sostiene Giorgio Merlo, vicepresidente della Vigilanza Rai. "Se ora il ministro Zaia pensa di buttarla in caciara trasformando i tg regionali in una sorta di bollettino informativo in dialetto ha trovato il modo per affossare definitivamente anche quella grande pagina di informazione pubblica regionale". Anche l'Idv sul piede di guerra: ''Da Zaia le solite aberranti dichiarazioni", commenta Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei Valori. "L'obiettivo dichiarato della Lega è di scardinare l'unità nazionale''. (da repubblica.it)

Mario Borghezio, intervistato da Don Chisciotte della Mancia per il giornale della parrocchia di Colognola ai Colli (provincia di Verona): "La Padania è una realtà politica, culturale ed economica ben nota in tutto il mondo, anche se la classe politica stracciona del Mezzogiorno finge di non saperlo, mentre per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni. Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo" ha poi aggiunto "Desidero ringraziare e salutare con una maschia stretta di mano tutti i miei compagni di bevute a cominciare dal Senatur e finendo con Calderoli e Zaia. Siamo un'allegra combriccola di avvinazzati panzoni padani che tra abbracci balli e canti ce l'abbiamo sempre duro".



Pasquale Giordano

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