
Ci sono delle tradizioni che fortunatamente resistono al lento incedere del tempo. Ci sono dei gesti, dei suoni, delle usanze che si ripetono tutti gli anni con quieta consuetudine, come dei punti fermi intorno ai quali girano le feste e i momenti più significativi di alcune ricorrenze.
Il Concerto di Capodanno di Vienna (Das Neujahrskonzert der Wiener Philharmoniker) è il tradizionale concerto della Filarmonica di Vienna che si tiene dal 1939 a Capodanno nella sala delle feste e nella Redoutensaal dell’Hofburg di Vienna.
In realtà, quello eseguito la mattina del 1° gennaio, è solo l'ultimo di una serie di tre, identici concerti. Il primo, viene eseguito la mattina del 30 dicembre, ed è riservato alle forze armate austriache, mentre il secondo viene eseguito nel tardo pomeriggio del 31 dicembre, e prende il nome di Silvesterkonzert (Concerto di San Silvestro). In tutti e tre i casi, si tratta del medesimo programma, eseguito nel medesimo luogo e con lo stesso direttore d'orchestra. Mancando, nei primi due casi, la diretta televisiva, questi concerti non sono accompagnati dai balletti; una differenza - l'unica - che comunque non viene assolutamente avvertita dal pubblico in sala.
Il concerto è trasmesso in diretta televisiva in più di 40 paesi,con un pubblico stimato intorno al miliardo televisivo. Fino al 2003 il concerto è stato trasmesso in diretta su RaiUno con il commento di Peppi Franzelin, poi, e quest'anno non fa eccezione, solo in differita su RaiDue a cura del programma Palco e Retropalco. Il concerto è composto da due parti: la prima si svolge nella maestosa sala del Misikverein; l'altra, composta di balletti, è ad uso e consumo del pubblico televisivo in quanto, per evidenti ragioni logistiche, i balletti vengono eseguiti nel prestigioso e suggestivo scenario del Castello di Schönbrunn. I Maestri d'Orchestra, che si sono susseguiti nel tempo, non si limitano a dirigere l'orchestra ma hanno anche il compito di coordinare l'intervento del pubblico nell'esecuzione della Radetzky-Marsch (Marcia di Radetzky). Il pubblico accompagna l'incalzare dell'orchestra battendo le mani, ma seguendo rigorosamente la bacchetta del Maestro che a suo piacimento coinvolge l'intera sala o solo parte di essa. Chi assiste allo spettacolo da casa non può esimersi dal partecipare battendo le mani, una sorta di televisione interattiva ante litteram.
Note tricolori

A dirigere la prestigiosa compagine viennese dei Wiener Philarmoniker, salirà sul podio per la seconda volta – la prima fu nel 2008 – George Prêtre, uno dei direttori d’orchestra preferiti da Maria Callas, con cui incise opere come Carmen e Tosca e noto anche per la direzione delle musiche del suo grande connazionale Francis Poulenc.
Le coreografie sono del ballerino e coreografo veronese Renato Zanella, classe 1961, che vanta una vasta esperienza internazionale ed è stato, negli ultimi anni, anche direttore del balletto dell’Opera di Stato di Vienna.
Si esibirà, inoltre, Eleonora Abbagnato, prima ballerina all’Opera’ Garnier di Parigi, talento precoce e spiccato, scoperta a 14 anni dal grande Roland Petit, che danzerà insieme al ballerino francese Nicholas Le Riche. A coronare la presenza dell’Italia, ci sarà il grande stilista Valentino – nominato in Francia cavaliere della Legion d’Onore – che, per la prima volta, mette il suo talento al servizio del Concerto di Capodanno, come ideatore dei costumi. Anche il suntuoso addobbo floreale sarà, come sempre, della riviera di Sanremo.
L'unica volta che, nella storia del Concerto di Capodanno di Vienna, non è stata eseguita la Radetzky-Marsch, è stato il 1º gennaio 2005. Il direttore Lorin Maazel, assieme al presidente del Musikverein, spiegarono al pubblico in sala che, in conseguenza del terribile tsunami abbattutosi il 26 dicembre precedente nell'area dell'Oceano Indiano, provocando un enorme numero di vittime, si riteneva opportuno dare testimonianza di cordoglio, evitando di concludere il concerto con un brano così gioioso e spensierato.
Prosit Neujahr!
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