
"Non per ultima è da sottolineare la stupenda prova di Simona Marcolongo, classificatasi seconda al Grand Prix di propaganda,portabandiera di una scuola nuoto in fervente crescita." (Il Centro, sabato 8 agosto 1992)
Il paragone verrebbe facile, una sirena fuori d’acqua. Lusingare la sua bellezza sarebbe cosa facile ma renderebbe poco onore a ciò per cui lei compie tanti sacrifici quotidianamente: il nuoto. Simona Marcolongo è una giovane nuotatrice ventiseienne di Tivoli. Già da piccola aveva scelto la piscina come parco giochi e palestra di vita.
A 4 anni ho cominciato con la scuola nuoto, poi sono arrivate le prima gare agonistiche e le prime medaglie. Ho nuotato i 200 misti, delfino e rana ma è con la rana che ho vinto l’oro sui 100 e i 200. La mia squadra era il C.P.G.A.(Centro Polisportivo Giovanile Aquilano) diventato poi Rari Nantes Nuoto L’Aquila. A 14 anni ho deciso di smettere, anzi sono stata costretta. Mi sono trovata ad un bivio dovendo scegliere se continuare a nuotare o studiare e ho scelto di studiare. Dieci anni lunghissimi ma adesso ho ripreso a praticare agonisticamente il nuoto con la società Maniampama di Setteville di Guidonia.
Con quali risultati?
Il richiamo dell’acqua e delle gare era troppo forte per rimanere inerme quindi, da meno di un anno, mi sono tuffata in acqua e ho ripreso ad allenarmi e a gareggiare. A dicembre ho partecipato ai campionati invernali di San Marino organizzati dalla UISP (Associazione riconosciuta dal Coni), sono arrivata prima nei 50 rana e nona nei 50 stile libero. Tornare in piscina mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Vincere è una bella sensazione, più che con gli altri la vittoria è con te stessa, con i tuoi limiti e con la tua voglia. Vittoria inaspettata perché erano molti anni che stavo lontana dalla piscina e tornare e vincere subito mi ha riempito di gioia
Tra le altre cose il tuo tempo dei 50 rana 43"98 è il centounesimo di tutto il 2009
Davvero?
Già. Adesso?
Continuerò ad allenarmi perché voglio migliorare e provare a fare sempre meglio. Nuotare per me è una valvola di sfogo è una delle poche cose che mi stimola. Ho praticato anche altri sport (ho corso, ho fatto danza) ma il nuoto è al di sopra di tutto perché è la mia passione. Quando sento lo start ricevo una scarica di adrenalina. Mi isolo dal mondo, non penso a nulla che non sia la gara, conto le bracciate, mi concentro sui movimenti perché voglio fare bene e non voglio commettere errori.
E non basta, sei anche un’istruttrice e allenatrice di nuoto
Alleno una squadra di bambini dai 6 ai 12 anni. È una cosa che mi piace tantissimo perché cerco di far capire loro quanto bello può essere questo sport. Vorrei trasmettere loro cosa significa il nuoto per me: una bellissima esperienza di vita. Tornassi indietro rifarei tutto da capo, forse non smetterei di nuotare.
Anche se con i se e con i ma non si lavora, proviamo ad ipotizzare: hai 14 anni, continui a nuotare. Dove saresti potuta arrivare?
Avrei potuto raggiungere dei buoni risultati ma lo studio è altrettanto importante. Quando mi allenavo a L’Aquila facevo gare federali, gare a livello regionale e interregionali. Purtroppo il nuoto è uno sport sottovalutato. Sono quasi sicura che il nuotatore sia lo sportivo che si applica di più. È uno sport monotono da praticare, lo ammetto anch’io. Devi avere tanta passione perché ti isola dal mondo, sei solo in vasca. Al tempo stesso però, da un punto di vista fisico, è lo sport più completo che c’è, in acqua lavorano tutti i muscoli e poi, come dicevo prima, ti mette a contatto con i tuoi limiti formando il tuo carattere, plasmando la tua forza di volontà. I nuotatori non vengono valutati abbastanza, anche sotto il punto di vista degli ingaggi. Mi auguro di poter continuare ad allenarmi e soprattutto ad allenare, portando la squadra che alleno su ottimi livelli, sperando che il nuoto diventi uno sport importante
Voglio approfittare di questo spazio per ringraziare i miei genitori per tutti i sacrifici che hanno fatto. Mi portavano ad allenarmi, alle gare fin da quando ero piccola. Se non fosse stato per loro non mi sarei mai innamorata del nuoto.
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