
Dopo il calcio e il rugby anche la pallavolo attacca l'assessorato allo sport
Tivoli - I primi a muovere critiche agli occupanti di Palazzo San Bernardino sono stati i dirigenti del Villa Adriana Sporting Club che a settembre si sono lamentati a mezzo stampa delle promesse fatte e non mantenute dalla giunta comunale. A prendersi la briga di rispondere è stato il consigliere Pisapia: “L’insoddisfazione della prima società calcistica […] sembra dunque derivare dalle speranze deluse sulla realizzazione di un moderno impianto in erba sintetica a Villa Adriana. Promessa però che non è mai partita dall’assessorato alla promozione dello sport.” Non sarà partita dall’assessorato allo sport ma con la delibera numero 168 del 26 maggio 2009 l’amministrazione comunale qualcosa aveva promesso: “[…] l’amministrazione comunale intende dotare la frazione di Villa Adriana di un idoneo impianto per la pratica sportiva […]alla luce dell’incremento urbano che ha interessato il territorio comunale comunale.” Il comune aveva individuato anche l’area dove costruire l’impianto “[…]tenuto conto che il Comune di Tivoli risulta proprietario di aree pubbliche in prossimità del Villaggio Adriano […] delibera di approvare quanto in premessa evidenziato […]finalizzato alla costruzione di un nuovo impianto sportivo in località Villa Adriana – Villaggio Adriano [...]”. Rimane da capire se l’ufficio dell’assessore Pizzolorusso faccia parte della giunta comunale o sia assessorato a parte.
Passa qualche tempo e ad alzare la voce è il Tivoli Rugby Aniene inviperito per la mancanza di spazi destinati alla sua società. Anche in questo caso bersaglio delle critiche l’assessorato alla promozione allo sport, anche in questo caso la risposta non si fa attendere : “C’è un campo adibito alla pratica del rugby sito in località Rocca Bruna (già abbondantemente affollato , ndr), devono convivere due realtà sportive come in altri campi ne convivono altre.” Risultato il Tivoli Rugby Aniene si allenerà e disputerà il proprio campionato ospite della struttura dell’Albula, usufruendo anche di un permesso della Fir.
Last but not least arriva il j’accuse durissimo di Mario Cordoni (Andrea Doria Volley): “Le istituzioni devono supportare i nostri sforzi perché siamo un’associazione di volontariato non una società per azioni, purtroppo siamo per il comune niente più che clienti. Abbiamo assegnate delle palestre e paghiamo una cifra prestabilita per usufruirne, in questi impianti insegniamo a giocare a volley ma dovendo usare le palestre per più tempo il comune ha inviato i suoi emissari per controllare quante ore in più stessimo utilizzando le palestre. Per noi è stato uno schiaffo in faccia. La nostra società e la città di Tivoli potrebbero ambire anche alla serie A ma non ci sono le strutture per realizzare questo progetto. Abbiamo chiesto al Comune di Tivoli il permesso di costruire una struttura nostra ma il comune ce l’ha negato.”
Se la miglior difesa è l’attacco il consigliere Pisapia inizia bene: “Abbiamo dato mandato agli uffici competenti del comune perché verifichino il corretto uso delle strutture pubbliche e soprattutto il pagamento degli oneri previsti per l’utilizzo delle stesse. A quanto parrebbe da una prima analisi molte società sportive tiburtine usufruiscono delle strutture pubbliche senza corrispondere un centesimo al comune stesso. Basta insulti a Tivoli le strutture ci stanno e sono ben gestite”
A maggio il comune aveva individuato un’area al Villaggio Adriano per costruire un complesso sportivo. A che punto è questo progetto?
“È andato monte perché l’area individuata non era abbastanza ampia per ospitare l’impianto.”
Com’è possibile che si individui preliminarmente un’area e poi si scopra che non sia utilizzabile?
“Qualcuno in campagna elettorale ha promesso di risolvere il problema di Villa Adriana. Dovreste intervistare il sindaco attuale e quello di qualche anno fa e chiedere a loro qualcosa di più. Questo è un discorso che non compete il nostro ufficio, noi come assessorato ci occupiamo della promozione sportiva nel territorio e non della gestione degli impianti.”
Ma voi come assessorato avete proposto aree alternative?
“Abbiamo spinto e continuiamo a farlo per lo spazio a ridosso del triangolo. Tutta l’area dietro allo stabilimento Trelleborg potrebbe soddisfare i bisogni di Villa Adriana ma anche di Tivoli bassa i cui abitanti impiegherebbero infinitamente meno tempo per arrivarci rispetto al complesso dell’Arci. In alternativa anche davanti al Vincenzo Pacifici.”
Appunto: il Palativoli…
A Tivoli abbiamo 4 impianti sportivi che possono ospitare eventi a livello nazionale o internazionale: stadio Olindo Galli, Palativoli, polo natatorio, Campo Ripoli. Tutt’e quattro sono dei complessi importanti e costruiti perché tutti ne possano usufruire e perché portino lustro alla nostra Città. Al Palativoli viene disputato il campionato di serie A di pallamano da una squadra romana (Virtus Roma) che tramite l’ufficio CONI di Roma ha palesato la sua disponibilità a giocare a Tivoli. Sa quante società sportive ci sono a Tivoli? Circa 70. Sa quante hanno fatto richiesta per giocare al Palativoli? Una. Sono state dette delle inesattezze e a dir la verità non capisco il motivo di tanto astio.
Tutti vogliono uno spazio dove praticare sport
Si ma la guerra ce la fanno i quarantenni e non le società per il vivaio giovanile. Ogni estate nasce una squadra nuova di calcio. Quest’estate è nata l’Estense, tutte persone di 35 o 40 anni
Ma l’Estense è la società dell’Assessore Cherubini
Ah si? Me lo sta dicendo lei, ma questo non significa che avrà un trattamento speciale visto che è di un uomo di Palazzo San Bernardino. Ribadisco, la guerra ci è stata dichiarata dai trentacinquenni che invece di giocare a calcetto partoriscono nuove società. Gli spazi sono già assegnati e saturi, non esistono nuovi spazi
Mario Cordoni, vicino alla società Andrea Doria Volley, dice che avrebbe voluto costruire un palazzetto dello sport ma il comune non glielo ha permesso.
Non mi risulta, si figuri se qualcuno invece di costruire un palazzo costruisce una struttura di utilità sociale se non fa la gioia del comune e dell’Assessorato alla promozione sportiva.
Nel frattempo arriva l’assessore Pizzolorusso che assiste alla parte finale del colloquio con il consigliere Pisapia e nel salutarmi mi stringe la guancia tra le nocche dell’indice e del medio della mano destra. Chissà, forse voleva dirmi che sono troppo giovane per capire tutto questo?
Pasquale Giordano
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