
Il rugby alle volte può regalare un’emozione, alle volte invece riesce a regalarti un intero week-end di brividi: in due giorni tutte le squadre della Tivoli Rugby sono scese in campo al Rocca Bruna. Non era mai successo.
Tivoli - Il più piccolo ha forse 5 anni, il più grande ha superato da un po’ i 35, in mezzo 30 anni di rugby che hanno trovato espressione in 5 squadre.
Sabato pomeriggio tocca all’Under 14 misurarsi in un triangolare contro le rappresentative del Frascati e dell’Appia, per colpa del freddo e dell’emozione per la prima i risultati non sono stati dei migliori.
Domenica, già dalle 10, inizia il valzer delle maglie, delle mete ma soprattutto dei terzi tempi: ben quattro. I primi ad aprire le danze sono i ragazzi dell’under16 che vincono per 50-0 contro il Rugby Old Trotters Club, poi è la volta dell’under18 che nemmeno questa domenica riesce a sorridere avendo perso per 12-5 contro il Fiumicino. Breve pausa di circa un’ora che consente agli addetti di rifare il trucco al terreno di gioco perché nel pomeriggio tocca prima al mini rugby e poi alla prima squadra dare spettacolo. A rubare gli applausi e l’attenzione di tutti sono i piccoli rugbisti del mini rugby meglio conosciuti come MONELLI. Dovrebbero essere molti di più ma complici influenza e raffreddore si presentano in 13. Bellissimi da vedere e sorridenti come non mai. Bisogna solo giocare e mai pensare al risultato, non ancora. Corrono da un lato all’altro del campo, cadono e si rialzano con i genitori che ai bordi del campo li guardano giocare. Sempre più numeroso il pubblico che ad un certo punto annovera anche gli atleti della Roma Mare Rugby che giocheranno la seconda giornata del campionato di serie C ospiti dell’Amatori Tivoli Rugby. Alla fine della partita, dopo l’applauso di tutti i genitori evidentemente compiaciuti, i monelli si tuffano nel loro primo terzo tempo ovvero nell’usanza tipica del rugby che vuole che i rugbisti e le famiglie venute a vedere la partita mangino e bevano insieme per festeggiare e per ricordarsi che è solo uno sport e molte volte un pretesto per stare insieme.
A chiudere il week-end di rugby è la squadra senior, il fortissimo 15 tiburtino impatta con veemenza contro la flebile difesa ospite portando a casa il risultato tondissimo di 57-0. Mete, placcaggi, esultanze e foto ma ancora una volta è l’ora del terzo tempo, il quarto della giornata. Come diceva Diego Dominguez , il più forte mediano d’apertura della nazionale italiana, “A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore”. È aria di rugby signori.
Pasquale Giordano
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