
In questi giorni si sta disputando al Pala De André di Ravenna la prima prova del campionato nazionale assoluti di scherma. In pedana ci sono gli assalti di spada, sciabola e fioretto. Il vero assalto però, si svolge altrove.
Ravenna - Più che un assalto, ad onor del vero, sembrerebbe qualcosa di assai simile a una scissione. Era nell'aria da diverso tempo ma da ieri sera è ufficiale: è nata l'Accademia della Scherma.

"L'Accademia della Scherma è una nuova associazione nata in seguito all’esigenza di alcuni maestri professionisti che hanno ritenuto di doversi riunire per creare una struttura nuova che li tuteli e sia autonoma nei confronti della federazione. Non abbiamo nessun rapporto ufficiale con la gloriosa Accademia Nazionale di Scherma che ha sede a Napoli (il maestro è vicepresidente dell'Accademia Nazionale di Scherma, nda). Anzi, non abbiamo ancora nessun rapporto ufficiale nemmeno con la Federscherma, con l'Aims o con il CONI. Siamo nati giusto ieri sera”.
Quanti "accademici" raggrupperà non è ancora dato saperlo ma l'impressione è che saranno in molti i maestri di scherma che aderiranno.
Per analizzare la questione, bisogna tener presente che il numero degli associati si traduce in peso politico.
Sotto questo profilo, una delle caratteristiche dell'AIMS è proprio quella di essere una fucina di voti: potendo contare, però, su diversi iscritti che in realtà in alcuni casi non praticano le pedane da anni.
Ecco allora l'esigenza di creare questa nuova associazione.
Aldo Cuomo ci dice: "Tra il gruppo dei fondatori è stato scelto il consiglio direttivo: Giovanni Rapisardi, Davide Lazzaroni,Marco Menni, Roberta Giussani, Alberto Coltorti, Antonio Pagano, Faustino Colombo. Il consiglio ha eletto il suo presidente, che è Alberto Coltorti".
Affinando sempre più l'insegnamento - soprattutto per andare incontro alle esigenze di un movimento che a livello mondiale cresce – quella del Maestro di scherma sta diventando una vera e propria professione: "Ormai in Italia siamo molti i maestri professionisti, e l'Accademia nasce soprattutto per tutelare la nostra professione e fornire assistenza e servizi ai maestri. Senza escludere nessuno. Siamo nati da poco ma l'obiettivo è creare i presupposti per formare anche professionalmente i maestri che vorranno svolgere questa professione”.
Avrà anche finalità sindacali?
"Non nasciamo con queste finalità ma è chiaro che, a chi svolge quest'attività come professione, la federazione e altri organi non offrono garanzia. Noi abbiamo preferito unirci. Non siamo contro nessuno, siamo propositivi e non chiudiamo le porte a nessuno. Sarà possibile, ad esempio, che un maestro possa fare parte contemporaneamente dell'Accademia della scherma e dell'AIMS".
E nei confronti dell'AIMS?
"L'AIMS è composta da maestri di tutti i tipi. Maestri che realmente fanno quest'attività, maestri ormai in pensione, e persone che non svolgono quest'attività. Forse la vera differenza è che noi non vorremmo dipendere dalla Federazione.
È innegabile che con il crescere degli 'accademici', quest'associazione acquisterà un peso politico all'interno della federazione. Il peso politico non sarà dell'Accademia ma dei Maestri. Non è questo il nostro interesse nell'immediato”.
Ma sarà un circolo elitario?
"Assolutamente no. Sarà aperta a tutti coloro i quali posseggono i requisiti per farne parte, ovvero i professionisti della scherma. Sarà importante definire bene quali sono i requisiti fondamentali per accedervi, e cosa si intende per Maestro di scherma e professionista. Il primo passo sarà quello di fare chiarezza sulle liste tecniche federali. È chiaro che noi siamo considerati maestri perché riconosciuti tali dalla federazione dopo aver conseguito un diploma rilasciato dall'Accademia di Scherma di Napoli".
Se l'AIMS ritoccasse il proprio statuto, venendo incontro alle vostre esigenze, voi tornereste all'interno dell'associazione o continuereste con l'Accademia?
"Le ripeto, noi non ci poniamo in contrapposizione con l'AIMS. Abbiamo creato quest'associazione per tutelare i nostri interessi. Siamo, singolarmente, all'interno della federazione e continueremo a starci. L'AIMS avrebbe dovuto cambiare tempo fa lo statuto e forse le cose sarebbero andate diversamente".

Ai presenti il Presidente ha parlato dell'opportunità di indire un'assemblea dell’AIMS per decidere, votando, una nuova, eventuale direzione da prendere.
Scarso, tra una premiazione e l'altra, ha evidenziato la necessità per l'AIMS di munirsi di uno statuto adeguato.
Per lui - se l'Accademia soppiantasse l'Associazione Italiana Maestri di Scherma - si tratterebbe indubbiamente di un evento dalle implicazioni imprevedibili e comunque difficilmente gestibili.
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da www.schermaonline.com
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