esperienze comunicative nel bagaglio da viaggio di un aspirante storyteller

mercoledì 27 gennaio 2010

Un viaggio più leggero

di Pasquale Giordano
Quattro amici (David Trueba)
"[...] Io, invece, cammino con i piedi troppo aperti, con passi disuguali, è il modo di camminare di chi non vuole arrivare nei posti dove è diretto." (Solo)


Ho cominciato a leggere Quattro amici scritto da David Trueba perché attirato dalla quarta di copertina: "Moderni moschettieri su uno scassato furgoncino, quattro amici in crisi da maturità si lanciano in un improbabile viaggio per strappare un po' di tempo all'esistenza e riaffermare la propria voglia di ribellione e divertimento".
A partire per un lungo viaggio a bordo di un furgoncino che olezza di formaggio sono in quattro: Solo; Blas; Claudio; Raúl.
Solo è un giovane "costretto" giornalista oppresso dalla pomposità da salotto dei genitori:critico letterario il padre, critica d'arte la madre. Decide di intraprendere un viaggio senza metà in giro per la Spagna, per sfuggire al pensiero della ex - di cui è ancora innamorato, ça va sans dire - che presto convolerà a nozze e che ha avuto l'ardire di invitarlo alla cerimonia.
Blas è un ciccione che ingurgita tutte le schifezze che trova davanti. Praticamente imbranato nell'arte del rimorchio, parte per il viaggio con la segreta speranza di trovare l'amore. Passerà buona parte dei quindici giorni agostani infagottato in un piumino invernale con lo scopo di dimagrire.
Claudio è l'opposto di Blas. Tombeur de femmes, allergico a qualsiasi rapporto che assomigli ad un impegno. Vive la vita cogliendo al volo ogni occasione che ha per fare sesso. Non farà eccezione durante il viaggio.
Raúl è un personaggio ambiguo. Dedito ad ogni sorta di perversione finisce per mettere incinta colei che diventerà sua moglie, Elena. Insieme hanno avuto due gemelli, lui parte perché non si sente pronto per il ruolo di bravo padre e ottimo marito.
Riconoscersi in uno solo dei quattro personaggi è impossibile. L'autore, sapientemente, ha distribuito le paranoie, i vizi, le inquietudini e le ossessioni, in ognuno dei quattro amici. Compagna di viaggio è la voglia di non crescere, di non prendersi alcuna responsabilità. Ognuno di loro parte fuggendo da qualcosa e inevitabilmente finisce per essere risucchiato nel vortice della "normalità".
Gli attori che compaiono sulla scena non sono solo i quattro amici e il loro viaggio. Al contrario, c'è tutta un'umanità diversissima che fa capolino da queste pagine.
I moderni moschettieri viaggiano senza meta, aspettando che le cose succedano. E di cose ne succederanno parecchie.
Ad esempio quando aiutano una giovane e sfruttata prostituta di nome Sonja a scappare dal bordello in cui lavora, finendo poi per sfruttare il suo passato per quietare gli impulsi sessuali.
O come quando, a causa di un guasto alla macchina, sono costretti a fermarsi all'Hotel Palacio "da qualche parte tra Saragozza e Logroño". Un albergo bruttissimo e desolato. Abitato da un'anziana signora bohemienne che stregherà il gruppo con il suo fare anticonvenzionale e con i racconti di una vita sessuale vissuta intensamente. Estrella, nonostante "la sua pelle raggrinzita" finirà col fare sesso con Solo.
O come Barbara e il suo dannato matrimonio con un rugbista.
Solo e gli altri tre, partiti a bordo di un furgoncino maleodorante per sfuggire a questo evento, si troveranno su una limousine a dare un passaggio alla futura coppia di sposi. Sarà naturalmente il culmine dell'intero viaggio.
Un libro dedicato all'amicizia finisce per dedicare l'ultimo capitolo all'amore. Seppure trattato con odio, l'amore è l'unico sentimento che può prevalicare sull'amicizia. Di pagina in pagina più che in giro per la Spagna, il viaggio comincia a prendere la direzione del buco nero di disperazione in cui versano i quattro. C'è l'angoscia a fare da sottofondo, la paura di rimanere soli a cui tutti cercano di fuggire tanto da definire l'amicizia come:"una presenza che non ti evita di sentirti solo, ma rende il viaggio più leggero". Un semplice palliativo, insomma.
Senza pretese esistenzialiste, il libro si lascia leggere scorrevolmente. Scanzonato e malinconico ha il ritmo di un film come "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino.

Quattro amici di David Trueba
Titolo originale: Cuatro Amigos
Traduzione: Michela Finassi Parolo
Editore: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo di copertina: 8 euro

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